sabato 26 gennaio 2008

Susanna Manca

Biografia
Nata a Cagliari l'11 maggio 1958, inizia a dipingere giovanissima. Diplomata al Liceo artistico statale di Cagliari nel 1976, si trasferisce a Macerata per frequentare l'Accademia di belle arti dove compie esperienze multidisciplinari dalla pittura, la scenografia al teatro sperimentale. Rientrata in Sardegna ha intensificato la sua esperienza artistica affiancandola a quella organizzativa nel campo delle arti. Nel 1988 è stata docente di grafica e pittura. Sperimenta con diversi linguaggi pittura, scultura, poesia, mail art, installazione, fotografia, riprese e montaggio video. Ha esposto le sue opere in numerose personali e collettive in Italia e all'estero. Diverse sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private.

Marilena Pitturru

Biografia
Non concepisce la vita senza una continua ricerca sia dei vari materiali che dello studio della propria interiorità attraverso l'arte. Nasce a Cagliari il 29 febbraio 1960, dove vive e lavora. Studia al Liceo Artistico Statale di Cagliari (sez. Architettura), interrompe gli studi alla Facoltà di Lettere e Storia dell'Arte, continuando ad approfondire autonomamente lo studio dell'arte contemporanea. Predilige la scultura e l'installazione. Non concepisce la vita senza una continua ricerca sia dei vari materiali che dello studio della propria interiorità attraverso l'arte. La curiosità la spinge a spaziare in più campi, materiali e strumenti: studio di monili, fotografia, scenografia, incisione, patchwork artistico, assemblaggio di ciottoli, terracotta, bronzo, cera, pietra, metallo, reti metalliche, pelle, tessuti, filati, arazzi, carta, materiali di recupero e riciclo, amalgami creati da lei, telai autocostruiti, colle e resine, pinze e tenaglie, ago e filo. Nel suo lavoro preferisce studiare in letteratura le tecniche base quindi fare ricerca e sperimentazione trovando tecniche proprie per esprimere se stessa. La sua ricerca tematica da un dualismo ossessivo interiore tra maschile e femminile si sposta ad una indagine più profonda della sua interiorità e all’osservazione dei problemi attuali del mondo riciclando materiali vari. Note sono le sue cerniere lampo antropomorfe, spesso firmano le sue opere, chiuse o aperte accompagnano i temi dell'anima e/o esprimono il dolore del mondo. Nel 1983 ha lavorato presso la Galleria comunale d'arte di Cagliari, diretta dal Dr. Ugo Ugo, al riordino della biblioteca di storia dell'arte contemporanea. Per la 1° Rassegna d'arte contemporanea SAF Sardegna Arte Fiera nel 2005 è stata invitata dal critico Anna Maria Janin a far parte del suo gruppo curatoriale. Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private.

Marina Madeddu

Biografia
Nasce a Teulada (Ca) il 24 aprile 1951. Nel 1970 si diploma a Cagliari presso il liceo artistico statale. Il padre, fotografo, le insegna sin da bambina l'arte della fotografia. Durante quegli anni di scuola inizia a dipingere aniconico, scelta che non abbandonerà più. Nel 1977 viene a contatto con Horacio Garcia Rossi, esponente del gruppo GRAV. Tra il 1978 e il 1984 opera nel settore della moda come stilista, presentando nel 1983 e nel 1984 proprie collezioni in sfilate svoltesi a Cagliari e a Sassari. Nel 1984 inizia ad insegnare educazione artistica nella scuola media, curando con particolare impegno la didattica del linguaggio visuale, della percezione visiva, della storia dell'arte contemporanea, della fotografia. L'impegno didattico la stimola ad approfondire lo studio delle problematiche della percezione visiva, della forma, della luce, del colore, dello spazio, del movimento e a continuare la ricerca artistica. Nel suo lavoro affianca alla pittura la fotografia, che in questi anni diventa la sua attività artistica prevalente. Nel 1994 riprende con rinnovato entusiasmo a dipingere, sempre nell'ambito dell'astrattismo geometrico. Nel 1995 partecipa all'effimera vita del gruppo di Concreto, fondato da Ermanno Leinardi. Negli anni successivi continua la sua ricerca artistica utilizzando sia la pittura sia la fotografia e più recentemente il video. Le sue opere sono in collezioni pubbliche: Consiglio della Regione Sardegna, Provincia di Sassari, Galleria comunale di Villanovaforru, Comune di Domusdemaria, Collezione d'arte contemporanea dell'associazione Time in Jazz. I suoi disegni illustrano alcuni libri di saggistica e di poesia.

Maria Luisa Delzotto

Biografia
Maria Luisa Delzotto nata a Dignano, Istria Italiana, il 29 Gennaio 1941. Esule dall'Istria, dal 1947 al 1966 vive a Cuneo dove, giovanissima, collabora alla nascita del gruppo "Giovani Artisti La Tavolozza" col quale partecipa a diverse collettive. Dal 1966 risiede per lunghi periodi ad Avellino, Napoli, Taranto, Trieste. Diplomata al Liceo Artistico di Taranto, frequenta corsi di grafica all'Università Popolare di Trieste. A Cagliari, sua città d'elezione, dove vive dall'83 ha intensificato la sua attività artistica esponendo in mostre personali e collettive. Alcune sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private. L'attività artistica di Maria Luisa (Marisa) Delzotto abbraccia l’acquerello, l'olio, la grafica, le installazioni e principalmente le tecniche miste. Il filo rosso che guida il suo operare artistico è il rapporto fra luce e materia colore, assorbimento e rifrangenza. Se il nucleo portante è l'informale, nella pittura e nelle tecniche miste affiorano i cieli barocchi e il dinamismo futurista, che, sorretti dall’esperienza dei cieli e dei mari reali, dei tramonti e delle albe, conducono ad una sorta di astrattismo lirico. Originale nelle sue opere l'impiego delle plastiche combuste che, usate come materia colore agiscono in sincronia con la pittura, mettendo sullo stesso piano di resa estetica sostanza aulica e rifiuti.

Paolo Ollano

Biografia
Nasce a Cagliari il 19 ottobre 1963. Diplomato al Liceo Artistico, frequenta la Scuola di Grafica e consegue una borsa di studio per pubblicitari a Milano. Corso di specializzazione in gestione video immagini. Dal 1990, proseguendo la ricerca grafica e pittorica iniziata in giovane età, personalizza la tecnica del "collage" di immagini elaborate graficamente e introduce l'uso di materiali alternativi come legno, gomma, cartapesta, resine, sabbia e fibre vegetali. Nel 2000 nascono le "Lacerazioni", profonde incisioni del supporto ligneo ed elemento riconoscitivo che, affiancate successivamente all'uso della fotografia, trasmettono un messaggio, un'emozione e raccontano storie del nostro essere quotidiano.

martedì 1 gennaio 2008

Incisioni realizzate in otto ore

Sviluppatosi in due tranche tra il 2001 e il 2002, il progetto “PROVE D’ARTISTA” prometteva agli artisti di diventare incisori in sole otto ore purché ognuno, nel tempo prefissato, fosse disposto a “confinarsi” nel laboratorio stamperia d’arte Poliartstudio di Cagliari per acquisire velocemente e sperimentare le tecniche incisorie. Invitare artisti (pittori e scultori) a vestire l’abito dell’incisore fu soprattutto una sfida.
“L’incisione cerca nuovi adepti!” Lo stravagante appello fu accolto di buon grado, il folto gruppo di iniziati (giovani e meno giovani) ripose volentieri il pennello per impugnare bulino, sgorbie e punte d’acciaio. E ha funzionato: è stato senz’altro un divertimento preparare una lastra calcografica partendo da un bozzetto studiato appositamente per l’occasione.
In otto ore di laboratorio, saggiamente guidati da
Gianni Atzeni e a stretto contatto l’uno con l’altro, si sono testate le tecniche incisorie più adatte a tradurre immediatamente le singole peculiarità espressive.
Sia chiaro, la grafica originale è una vera e propria disciplina; essa richiede un controllo che deve dispiegarsi nelle varie fasi di preparazione della matrice, sia essa lignea o metallica. Perché questo si realizzi è necessario, da parte dell’artista, partecipazione e soprattutto competenza. Ma anche chi accosta per la prima volta al mondo dei segni incisi contribuisce al tentativo, portato avanti con determinazione in questi ultimi anni dal PoliArtStudio, di restituire valore alla stampa autentica. Forse l’unica via per salvare la grafica “originale”, che nei secoli ha teso a riprodurre e divulgare le immagini dipinte in una forma colta rispetto alla moderna riproduzione fotografica, è quella di restituire l’antico sapore legato alla manualità.
Ne sono prova le carte di nuovo esposte allo Spazio Zoom: testimonianza di un momento creativo “occasionale”, così breve ma pregno di propositi e buone intenzioni; perchè quelle tecniche, dall’acquaforte al bulino, nate per la divulgazione dell’immagine artistica attraverso la stampa, spesso considerata una “sottospecie” rispetto all’unicità del dipinto, oggi hanno ancora bisogno di una nuova spinta. Soltanto con la sperimentazione l’incisione può tornare ad essere una categoria specifica nel vasto universo dell’arte; marginale, ma vera e ricca di possibilità comunicative.

Giorgia Atzeni
A-critico d’arte


Opere di Giancarlo Angioni, Paolo Ollano, Giannetto Casula, Susanna Manca, Marilena Pitturru, Dionigi Losengo, Marina Madeddu, Antonello Atzori, Antonio Muscas, Rosalba Mura, Giorgia Atzeni, Marta Anatra, Maria Luisa Delzotto, Sergio Meloni, Enrico Troja, Giusy Curreli, Giampaolo Lampis, Carla Melis, Bibi Giugnini, Rina Mula.